Gaius si prodigò subito per curare merlino, fortunatamente sapeva come comportarsi di fronte a quel tipo di ferita.
Però sarebbe servito un po' di tempo prima che il servitore potesse riprendersi, e così Artù si offrì di rimanere la notte a vegliare sul malato, concedendo all'esausto medico di riposarsi.
Uther non sarebbe stato troppo contento se l'avesse saputo.
Stava per addormentarsi quando il ragazzo di fronte a lui iniziò a biascicare frasi sconnesse nel sonno.
La prima parola che riuscì a cogliere fu un nome.
Will.
Non era forse l'amico di infanzia di Merlino?
Quello che era venuto a trovarlo?
Quello che poche ore prima aveva detto essere il suo fidanzato?
Senza motivo si incupì.
Poteva essere tutto quel che voleva, ma certamente in quel momento non gli sembrava di vederlo in quella stanza a vegliare il malato.
Merlino continuò a sognare, questa volta pronunciò il suo nome, ma non c'era il tono affettuoso che aveva avvertito poco prima.
Sembrava che anche nei sogni del moro lui si trovasse sempre in pericolo.
Fantastico, mai un momento di tregua eh?
Poco dopo l'alba finalmente il servitore aprì gli occhi.
L'umore di Artù non era ancora tornato ad essere uno dei migliori, ma non poteva celare il sollievo nel vederlo sano e salvo.
Sei un'idiota anche quando sogni fu la prima cosa che gli disse, non trattenendosi però dal sorridere.
U.U ma piano piano matureranno e impareranno a comportarsi in maniera saggia, e allora smetteranno di soffrire.-...*forse muahahah xD*